giovedì 22 aprile 2010

La tequila del guerriero!

Finita la pratica inglese, liquidata con un perentorio 33-7, dopo i rituali saluti, corridoi, ringraziamenti, vasche di ghiaccio e le dovute pratiche di igiene personale, ci si trova tutti nella club house dello stadio "Lorenzo Sebastiani".
La sala è ben gremita, giocatori, dirigenti e componenti delle rispettive famiglie di entrambe le squadre chiacchierano sparpagliati nei tavolini che riempiono la sala, mentre avvenenti ragazze servono da bere.
C'è anche qualcuno che sta seduto al lunghissimo bancone, su dei grandi sgabelli in legno, forse per sbirciare nelle scollature delle ragazze indaffarate a riempire le pinte.
Tra le persone che godono di questo spettacolo di madre natura, spicca con i suoi 205 cm il giovane Davide Panarello. Una montagna di muscoli sormontata da un angelico viso da ragazzino che sembra appena uscito dalla pubertà, con qualche cespuglio di barbetta che inizia a svilupparsi.
Aiutato dalla sua altezza riesce ad osservare molto bene quello che succede dietro il bancone e pare che abbia puntato la cameriera coi capelli rossi, rimanendo incantato dalle sue dolci forme messe in bella vista. La ragazza si accorge delle attenzioni del giovane seconda linea azzurro e chiede al ragazzo che birra preferisce. A questo punto Panarello diventa più rosso della ferrari in viso e con voce titubante esclama: "No grazie non bevo birra, gradirei una Coca...".
In un attimo sembrò sparire il chiacchiericcio nella sala, la cameriera con uno sguardo abbastanza deluso e quasi per compatirlo si china per prendera la coca dal frigo. Non lontano però il giovane viene fulminato da uno sguardo che squarcia tutta la stanza. Courgil, presente al terzo tempo, lancia questa occhiata assassina verso il suo giocatore. Sembra che l'ex assistant coach azzurro sia pronto a gridargli qualcosa, quando si avvicina capitan Manissi, che dà una pacca sulla spalla al suo ex allenatore e gli sussurra: "Ci penso io!". Courgil ritrova dunque la serenità e continua nella sua opera di taccheggiamento della giornalista conosciuta poco prima.
Ecco che l'altro gigante azzurro si avvicina al bancone, fa un cenno con la mano alla signorina per farle capire di lasciar perdere la coca e prende sottobraccio il giovane Panarello. "Non ti piace la birra? Non preoccuparti vieni al tavolo con me che ho un buon vino" esclama il capitano al giovane, che un pò timorato di Manissi, lo segue senza controbattere.
Al tavolo ci sono due giocatori inglesi, l'arbitro della partita e Salvatore Mule che affetta salame e pecorino. Al centro del tavolo c'è un bottiglione senza etichetta. Manissi riempie un bicchiere per il nuovo ospite e istruisce Mule sul come prendersi cura del suo compagno di pack, prima di riprendere i discorsi tecnici con l'arbitro.
Dall'altra parte della sala intorno ad un altro tavolo sono riuniti l'altro baby della squadra Guido Griffo, l'ala Romano Pavan, il pilone Reali e due giocatori inglesi. Gli inglesi, da grandi bevitori buttan giù secchiate di birra, gli azzurri spinti ormai dal tasso alcolico alle stelle seguono a ruota. Ormai rossissimi in viso, come se l'avessero schiaffeggiati, iniziano a cantare insieme agli inglesi canzoni pop, farfugliando parole del tutto inventate. Qualcuno come Malossi si unisce al coro, mentre qualche spettatore riprende col telefonino la performance sommersa da scroscianti applausi dal resto dei partecipanti a questo meraviglioso terzo tempo.
La serata procede tranquilla e la sala inizia lentamente a svuotarsi. In un angolo i veterani azzurri presenti: Buzzi, Dilisi, Lovotti, Delisi, Brancalion, capeggiati dal "cattivissimo" D'Orazio; tramano una penitenza per battezzare il primo cap dei debuttanti.
D'Orazio sale su un tavolo e richiama l'attenzione dei presenti rimasti e chiama a rapporto i neo-cap azzurri: Reali, Panarello, Griffo, Mule e Pavan. Illustra a tutti gli uditori che tra poco avrà luogo il battesimo con la TEQUILA DEL GUERRIERO!
I cinque "battezzandi" vengono fatti disporre in fila lungo il bancone e le cameriere servono cinque tequila con sale e limone. D'Orazio quindi spiega le regole del gioco: "Al mio via dovete prendere la cannuccia e tirare su col naso, prima con una narice poi con l'altra, un pò di sale. Fatto ciò prenderete lo spicchio di limone e darete una strizzata prima su un occhio poi su un altro. Infine prenderete la tequila e la manderete giù a fondo!"
Courgil, ormai abbracciato alla giornalista, con sguardo severo reguardisce Panarello che stava dando un accenno di polemica. Griffo, Pavan e Reali invece sono ormai così sbronzi da poter fare qualunque cosa. Mule accetta la sfida senza batter ciglio.
L'apertura azzurra inizia il conto alla rovescia: "Tre, due, uno... Via!".
Mule impassibile esegue tutto secondo le regole e si gira verso la folla mostrando i muscoli. Panarello sembra un pò titubante, forse stonato dal vino, ma la severa voce di courgil lo incita a portare a termine il battesimo; porta a termine la missione e si sbraga stremato su una sedia. Griffo, Pavan e Reali non hanno effettivamente capito cosa devono fare. C'è chi prova a tirare la tequila con il naso, chi mangia lo spicchio di limone, chi si spolvera il sale negli occhi.. Insomma un macello. Intervengono quindi Buzzi, Delisi e Lovotti ad aiutarli a portare a termine il loro battesimo.
La voce perentoria di capitan Manissi annuncia che i cinque sono battezzati e che da oggi possono entrar a far parte dei guerrieri azzurri!

7 commenti:

  1. ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha! geniale!

    Billie

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  2. non ho parole... Fantastico! :)

    Strù

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  3. Unico appunto quando scrivi:"la serata procede tranquilla"; non è mai successo in nessun terzo tempo.
    il resto è spettacoloso
    biggi

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  4. Detto da uno come biggi, che terzi tempi ne avrà visto un bel pò, non posso che inchinarmi :D

    Continuate a seguire il blog e se volete collaborare in qualsiasi modo contattatemi!

    Grazie mille a tutti!

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  5. Fantastico, veramente, proprio il genere di cose che piacciono a me!

    Spero continuerai perchè è bellissimo figurarsi i giocatori così!

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