venerdì 14 maggio 2010

Dopo-sbronza di un trionfo

Sono sudati, infangati e stremati: l’arbitro ha appena fischiato la fine della partita e il tabellone segna FRANCE 5 – ITALIE 24: mentre Billie e Narco tirano fuori dal frigobar dell’autobus le bottiglie di Pastis comprate qualche giorno prima durante il viaggio di andata, Doriano Manissi raccoglie i suoi in cerchio. “Ragazzi, abbiamo fatto la storia – esordisce il capitano azzurro – stiamo crescendo e abbiamo dimostrato di essere più forti dei francesi. Sono fiero di voi, non avevamo mai battuto i mangiarane così bene, e mai avevamo disputato una partita così perfetta. Ora voglio che dimostriamo la nostra superiorità definitivamente, tra due settimane, battendo il Galles e vincendo il Sei Nazioni!”. I giocatori stanno in piedi, Malossi trema, Panarello emozionatissimo ha gli occhi lucidi, come anche il capitano, tutta la squadra è percorsa da un brivido elettrico. Era dalla finale vinta contro la Francia che gli azzurri non provavano queste emozioni.

Al terzo tempo c’è la solita caciara: l’allenatore dei francesi ha messo nell’angolo il malcapitato Rivel, che cerca di levarsi lo scocciatore di dosso e invece è costretto a sentirsi tutti i complimenti e i commenti tecnici di Dadus, bestemmiando in rodigino. Courgil, venuto a sostenere la squadra come al suo solito, sta ammaliando Odette, una giornalista de L’Equipe: “Oui, Oui, Panarellò, je suis quel que gli ha insegnèe a jouer!”, le dice con gli occhi dolci e un discreto alito alcoolico. Anche Malossi ha abbordato un membro della stampa locale, ma è troppo ubriaco e non ha fatto caso al fatto che abbia il pomo d’adamo, le braccia villose, e si chiami Didier. I francesi stanno a testa bassa, girando il dito sul bordo del bicchiere e guardando le piastrelle, i piloni discutono a bassa voce: “Guarda, quella è sbeccata” “Si, si, e sopra quella c’è uno sbuffo di stucco” “Certo che forse era meglio mettere un parquet” “Ma no, il parquet se ci cade sopra la birra si imbarca”.

Al tavolo degli italiani si festeggia forte e duro: manca solamente Dilisi, i suoi 81 kg non hanno retto quando al fischio finale Salvatore Mule gli è saltato in braccio con tutti i suoi 123 kg, e ora l’ala è all’ospedale a curarsi una brutta ernia al disco. Arsenio Delisi, come al suo solito, è già nudo appeso al lampadario, mentre Lovotti e Cinquemani, come da tradizione, hanno cominciato il loro classico gioco. Le due prime linee si sono infilate due grosse pentole in testa e vanno cercandosi in giro per la club-house dei francesi, cercando di menarsi dei colpi di mestolo in testa. Cinquemani è a terra, ha colpito lo spigolo di un tavolo in legno con i testicoli, mentre Lovotti travolge e schiaccia il coach dei francesi, per la grande gioia di Rivel che esclama: “CONVOCATO!”. Panarello sembra l’anima della festa: da quando è stato iniziato con la Tequila del Guerriero, il giovane seconda linea ha perso ogni remora verso l’alcool e, ben consigliato dal montanaro Moser, si è dato con passione agli amari della Valtellina e al Cognac e Bordeaux del bar dei francesi. Con la scusa che è uno studente, si fa offrire tutto quanto dal compagno di ruolo Manissi, nonostante lo stipendio settimanale da 5700 euro che gli passa il manager Courgil. Proprio Courgil si avvicina al suo giovane ventenne e, mezzo sbronzo fa: “Odette voulè faire un menage a trois avec mois et Monsieur Panarellò”. Il seconda linea allora si alza in piedi e urla: “Olè!!! E per festeggiare, un giro di Pastis per tutti!!!”, mentre capitan Manissi guarda sconsolato dentro il portafogli sospirando: “E io pago…”. Sembra tutto pronto per una notte rovente quando arriva Lovotti. Cinquemani è stato ricoverato in stanza con Dilisi, ma Lovotti non lo sa e continua a vagare per la stanza tirando mestolate violentissime. Sfortuna vuole che colpisca proprio Odette in volto, sfigurandola orribilmente.

È finito il terzo tempo. Rimane l’esaltazione per la vittoria, l’emozione per il pezzo di storia scritto. Rimane anche un po’ di malinconia: per Panarello e Courgil, che si son fatti sfuggire Odette dalle mani e ci bevono sopra, ma anche per Manissi, costretto a pagare il loro beverci sopra. Per qualcuno c'è anche un po' di rabbia, visto che Malossi si è ripreso dalla sbronza e si è accorto che i baffi di Didier lo pizzicavano durante quel bacio. E rimane anche un po' di commozione. Cerebrale, quella di Didier dopo la reazione furiosa di Malossi. Il party è finito, ma alcune centinaia di metri più in là la festa continua: Odette è stata ricoverata nello stesso reparto di Cinquemani e Dilisi.

giovedì 22 aprile 2010

La tequila del guerriero!

Finita la pratica inglese, liquidata con un perentorio 33-7, dopo i rituali saluti, corridoi, ringraziamenti, vasche di ghiaccio e le dovute pratiche di igiene personale, ci si trova tutti nella club house dello stadio "Lorenzo Sebastiani".
La sala è ben gremita, giocatori, dirigenti e componenti delle rispettive famiglie di entrambe le squadre chiacchierano sparpagliati nei tavolini che riempiono la sala, mentre avvenenti ragazze servono da bere.
C'è anche qualcuno che sta seduto al lunghissimo bancone, su dei grandi sgabelli in legno, forse per sbirciare nelle scollature delle ragazze indaffarate a riempire le pinte.
Tra le persone che godono di questo spettacolo di madre natura, spicca con i suoi 205 cm il giovane Davide Panarello. Una montagna di muscoli sormontata da un angelico viso da ragazzino che sembra appena uscito dalla pubertà, con qualche cespuglio di barbetta che inizia a svilupparsi.
Aiutato dalla sua altezza riesce ad osservare molto bene quello che succede dietro il bancone e pare che abbia puntato la cameriera coi capelli rossi, rimanendo incantato dalle sue dolci forme messe in bella vista. La ragazza si accorge delle attenzioni del giovane seconda linea azzurro e chiede al ragazzo che birra preferisce. A questo punto Panarello diventa più rosso della ferrari in viso e con voce titubante esclama: "No grazie non bevo birra, gradirei una Coca...".
In un attimo sembrò sparire il chiacchiericcio nella sala, la cameriera con uno sguardo abbastanza deluso e quasi per compatirlo si china per prendera la coca dal frigo. Non lontano però il giovane viene fulminato da uno sguardo che squarcia tutta la stanza. Courgil, presente al terzo tempo, lancia questa occhiata assassina verso il suo giocatore. Sembra che l'ex assistant coach azzurro sia pronto a gridargli qualcosa, quando si avvicina capitan Manissi, che dà una pacca sulla spalla al suo ex allenatore e gli sussurra: "Ci penso io!". Courgil ritrova dunque la serenità e continua nella sua opera di taccheggiamento della giornalista conosciuta poco prima.
Ecco che l'altro gigante azzurro si avvicina al bancone, fa un cenno con la mano alla signorina per farle capire di lasciar perdere la coca e prende sottobraccio il giovane Panarello. "Non ti piace la birra? Non preoccuparti vieni al tavolo con me che ho un buon vino" esclama il capitano al giovane, che un pò timorato di Manissi, lo segue senza controbattere.
Al tavolo ci sono due giocatori inglesi, l'arbitro della partita e Salvatore Mule che affetta salame e pecorino. Al centro del tavolo c'è un bottiglione senza etichetta. Manissi riempie un bicchiere per il nuovo ospite e istruisce Mule sul come prendersi cura del suo compagno di pack, prima di riprendere i discorsi tecnici con l'arbitro.
Dall'altra parte della sala intorno ad un altro tavolo sono riuniti l'altro baby della squadra Guido Griffo, l'ala Romano Pavan, il pilone Reali e due giocatori inglesi. Gli inglesi, da grandi bevitori buttan giù secchiate di birra, gli azzurri spinti ormai dal tasso alcolico alle stelle seguono a ruota. Ormai rossissimi in viso, come se l'avessero schiaffeggiati, iniziano a cantare insieme agli inglesi canzoni pop, farfugliando parole del tutto inventate. Qualcuno come Malossi si unisce al coro, mentre qualche spettatore riprende col telefonino la performance sommersa da scroscianti applausi dal resto dei partecipanti a questo meraviglioso terzo tempo.
La serata procede tranquilla e la sala inizia lentamente a svuotarsi. In un angolo i veterani azzurri presenti: Buzzi, Dilisi, Lovotti, Delisi, Brancalion, capeggiati dal "cattivissimo" D'Orazio; tramano una penitenza per battezzare il primo cap dei debuttanti.
D'Orazio sale su un tavolo e richiama l'attenzione dei presenti rimasti e chiama a rapporto i neo-cap azzurri: Reali, Panarello, Griffo, Mule e Pavan. Illustra a tutti gli uditori che tra poco avrà luogo il battesimo con la TEQUILA DEL GUERRIERO!
I cinque "battezzandi" vengono fatti disporre in fila lungo il bancone e le cameriere servono cinque tequila con sale e limone. D'Orazio quindi spiega le regole del gioco: "Al mio via dovete prendere la cannuccia e tirare su col naso, prima con una narice poi con l'altra, un pò di sale. Fatto ciò prenderete lo spicchio di limone e darete una strizzata prima su un occhio poi su un altro. Infine prenderete la tequila e la manderete giù a fondo!"
Courgil, ormai abbracciato alla giornalista, con sguardo severo reguardisce Panarello che stava dando un accenno di polemica. Griffo, Pavan e Reali invece sono ormai così sbronzi da poter fare qualunque cosa. Mule accetta la sfida senza batter ciglio.
L'apertura azzurra inizia il conto alla rovescia: "Tre, due, uno... Via!".
Mule impassibile esegue tutto secondo le regole e si gira verso la folla mostrando i muscoli. Panarello sembra un pò titubante, forse stonato dal vino, ma la severa voce di courgil lo incita a portare a termine il battesimo; porta a termine la missione e si sbraga stremato su una sedia. Griffo, Pavan e Reali non hanno effettivamente capito cosa devono fare. C'è chi prova a tirare la tequila con il naso, chi mangia lo spicchio di limone, chi si spolvera il sale negli occhi.. Insomma un macello. Intervengono quindi Buzzi, Delisi e Lovotti ad aiutarli a portare a termine il loro battesimo.
La voce perentoria di capitan Manissi annuncia che i cinque sono battezzati e che da oggi possono entrar a far parte dei guerrieri azzurri!

sabato 17 aprile 2010

Riapre il blog della nazionale azzurra di RM

Ragazzi, è arrivato il momento di rispolverare il vecchio blog della nazionale azzurra. Era stato lasciato un pò in secondo piano perchè, non essendoci alcun collaboratore, era un lavoro troppo dispendioso in termini di tempo per essere gestito da una sola persona. Rinasce il blog anche sotto un'altra forma, più simpatica e meno impegnativa. Agli albori questo diario di viaggio era stato pensato per narrare delle partite degli azzurri rugbymaniaci, ma in un secondo momento è nata la pagina della nazionale, da dove è possibile fare comunicati ed interagire con domande e riposte nei commenti, quindi è venuta a mancare l'utilità di questa pagina. Decido ora di rimetterlo su per due motivi principali. Il primo è che sono arrivati finalmente due collaboratori, che potrete conoscere dagli articoli che posteranno man mano, sperando che ne arrivino molti altri ancora. Secondo perchè abbiamo voluto rivedere la natura del blog, da freddo elenco di risultati, tabellini e statistiche, vogliamo provare a renderlo uno strumento simpatico per ravvivare l'interesse verso la nazionale azzurra. Come? Volevamo aumentare le interviste ai manager che mandano i loro pupilli in azzurro, postare qualche storiella divertente sui vari giocatori e perchè no, sui luoghi comuni di noi italiani e delle altre nazioni che troveremo sul nostro cammino.
Speriamo che l'esperimento riesca, che l'interesse attorno la nazionale rimanga sempre vivo, che si continui a rendere attiva e allegra la comunità italiana!

Buona lettura a tutti!

giovedì 11 febbraio 2010

La terza giornata - Padroni del girone

Terza e ultima giornata del girone B che vede gli azzurri di fronte la Svezia.

Grande partita della nostra nazionale che non lascia spazio ai nordici e continua ad esprimere un gioco bello e di sostanza. Il tabellino finale dice:

Italia - Svezia 72-7

Azzurri che dominano dal primo minuto sino all'ottantesimo, senza tralasciare il recupero. Solo uno sprazzo d'orgoglio per gli svedesi che riescono a marcare la meta della bandiera.
Contro una Svezia a punteggio pieno non si vuole rischiare niente, in campo dunque torna qualche nome noto.
A rinpolpare d'esperienza la mischia vengono inseriti D'Orazio e Malossi, anche se quest'ultimo delude le aspettative.
Sui trequarti invece per non rischiare nulla, torna Brancalion ad amministrare i palloni all'apertura e Buzzi e Cimeo per finalizzarli.
Brancalion fa subito capire che oggi la partita la fanno i nostri e finalizza subito le prime azioni offensive con 3 drop che solcano fin da subito la differenza tra le due squadre.
Iniziano quindi a carburare gli azzurri, che maestralmente coordinati da una mediana splendida, riescono a segnare ben 9 mete.
Splendido il lavoro della mediana con lo scatenato Nocera che dà il via a tutte le azioni che portano alla meta azzurra e il grande leader Brancalion, tre drop e due mete per lui, che si dividono lo scettro di Man of the match.
L'unica disattenzione della nostra terza linea, a risultato già acquisito, porta alla meta della bandiera per i nordici.
I trequarti azzurri avendo perso la scommessa con la mischia di ieri, sul computo delle mete segnate, si son dovuti presentare al terzo tempo travestiti da teletubbies. Dopo l'umiliazione subita oggi il pronto riscatto con sei mete su nove, marcate dalla fanteria leggera.
Si vocifera che la penitenza per il pack sia quella di presentarsi al terzo tempo in bikini!
Non invidiamo certamente chi assisterà a questo deplorevole spettacolo..

Da domani si riparte con la fase KO, ogni partita una storia a se, ogni partita una battaglia.
Da questo momento cuore e orgoglio per arrivare al traguardo!


FORZA AZZURRI!

mercoledì 10 febbraio 2010

La seconda giornata - Cento punti per rimettersi in carreggiata

Seconda giornata del girone B che vede gli azzurri di fronte la modesta Austria.

Partita praticamente dominata in ogni fase di gioco dalla nostra nazionale che non lascia scampo alla compagine austriaca e porta a casa un dilagante risultato:

Italia - Austria 108 - 0

E' un Italia convincente quella di oggi che porta a casa un risultato a tre cifre, lasciando immacolata la propria area di meta.
Sono addirittura 15 le mete degli azzurri, che affrontano questa partita come un salutare allenamento prima dell'ultimo incontro del girone contro la Svezia.
Continuano a riposare i big per scelta tecnica, ma al contrario della prima giornata vengono inseriti nel quindici iniziale alcuni uomini d'esperienza per dare più tranquillità e solidità alla squadra.
In mischia ci sono Naccarato e Strangiso per dare sicurezza ai giovani, ci sono ben tre ventunenni nel pack azzurro. Sui trequarti c'è Montani per dare più ordine alla manovra offensiva.
Nove mete per i centurioni azzurri, sei per la fanteria leggera.
Quindi nel festival della meta la spunta la tortuga azzurra e pare che da accordi presi prima della partita i trequarti dovranno pagare penitenza durante il terzo tempo!

Altro passo in avanti per gli azzurri prima della corsa finale per l'ambitissimo traguardo.
Cento punti per levare via ogni malumore e dare fiducia all'ambiente.
Quindici mete per far dormire sonni tranquilli a rui e a tutto il suo staff.
Un motivo in più per credere nel sogno azzurro.

FORZA AZZURRI

martedì 9 febbraio 2010

La prima giornata - L'Italia vince, ma non convince

Gli azzurri incontrano l'Andorra in questa prima giornata del Gruppo B.

Poco convincente l'esordio azzurro in questa primissima World Cup. Il risultato finale, anche se mai messo in dubbio dall'avversario, dice un misero:

Andorra - Italia 14 - 30
.

Si parte tra lo stupore del pubblico per la discutibile scelta dello staff di far riposare giocatori di esperienza come Lovotti, Manissi, Cinquemani, Delisi, D'Orazio e Brisindo.
L'Italia dunque si presenta con una formazione del tutto inedita che schiera molti, forse troppi, giocatori con poca esperienza internazionale. La pressione di tutta una comunità, quella azzurra, che vuole a tutti i costi un unico risultato, genera troppa tensione e i nostri iniziano questa competizione con un pò di "ansia da prestazione".
Si parte male in una partita che tutti si aspettavano di dominio incontrastato, ma anche non esprimendosi al meglio arrivano questi fondamentali 4 punti per iniziare la scalata.

Le opinioni su una partita sono sicuramente soggettive, dettate dalle emozioni di ognuno. Da tifosi vorremmo sempre vedere i nostri azzurri dettare legge sul campo, ma bisogna anche buttare un occhio al futuro e pensare che questa massacrante competizione si svolgerà in una sola settimana e un infortunio, anche lieve, non lascerebbe alcuno scampo per tutta la manifestazione.
Quindi mi sento di dire, bene così: minimo sforzo e massimo risultato!

Continuiamo a sostenere la nostra nazionale!

FORZA AZZURRI!

La prima World Cup

Dopo lunghi mesi di silenzio torno a scrivere sul blog dedicato alla nazionale italiana di rugbymania.
Torno a scrivere un pò per ritrovare la passione persa per strada, un pò per tenere informati i rugbymaniaci meno attenti.
Ricomincio a scrivere nella speranza di trovare un supporto, un aiuto e una collaborazione da parte di altri utenti della comunità italiana, per tornare ad essere attivi come un tempo e ritrovare lo spirito goliardico che ha sempre contraddistinto noi rugbymaniaci azzurri.
Infine, ma non ultima delle motivazioni, torno a scrivere perchè il mondo ovale azzurro può finalmente inseguire un sogno..