venerdì 8 maggio 2009

Intervista a belfagor

Propongo un'intervista al player che ha cresciuto con tanto amore il nostro capitano Doriano "BigShow" Manissi.

Ore 15, ci ritroviamo in chat per l'attesa intervista. Io mi presento all'incontro con una bionda Ichnusa, mentre dall'altro lato si beve una scura Guinness.
Calici riempiti con i freschi integratori al luppolo e parte l'intervista:

Iniziamo naturalmente con le presentazioni
Simone, 34 anni, Lombardo. Conosciuto in game con il nick belfagor. Allenatore del Dinamo Ierendi Rugby Club dal lontano 06/11/2005.

In pratica sei iscritto dagli albori del gioco, ricordi come ne sei venuto a conoscenza?
Si, l'ho appreso via post su hattrick. Ero a casa mia con degli amici, compresi due che giocano da sempre a Rugby. Ci siamo iscritti tutti quella notte stessa : io, Aldobrando (Magolfino Rugby), Anadyr (Fireball) e il quarto che mollò presto.

Quindi conoscevi già il Rugby reale? Lo seguivi con i tuoi amici?
Guardato si, giocato mai a parte qualche scambio nei parchetti, ma i miei amici piloni dicono che sembro un'apertura fighetta... In effetti quando mi trovo quei "mostri" davanti ho paura che mi schiaccino! Però da vedere è bellissimo!

Per giocare non serve solo un fisico imponente, se segui il Rugby reale te ne sarai accorto
Ah certo e servono anche tante altre qualità: tecnica, visione di gioco, intelligenza, ma soprattutto capacità di reggere i terzi tempi cosa che adoro.

Tornando a rugbymania, sei partito da una serie bassa ed hai subito risalito la china fino al Top10, su cosa hai puntato?
Sull'allenare e disporre al meglio i miei. Non mi piace nè mi diverte il trading quindi gioco con progetti a lungo termine. Ho comprato pochissimo nella mia carriera. Ho avuto la fortuna di trovare in squadra un fenomeno e su di lui ho puntato pesantemente. Poi a poco a poco mi sono costruito la spina dorsale della squadra. Ci sono due tipi di players: chi crea squadre equlibrate e chi squadre con qualche giocatore fortissimo ed il resto scarsoni...

Tu da che parte stai?
Ho sempre avuto una squadra del secondo tipo.

Come mai appena iniziato a giocare hai subito deciso di puntare tutto su quello sbarbatello nemmeno maggiorenne di Manissi?
Entrai al campo di allenamento, ubriaco, e decisi di guardare chi mi avevan mandato dai palazzoni popolari di fianco al campetto. Vedevo male perchè ero alla quinta birra ma uno di 204 metri e 108 chili non poteva sfuggirmi! A parte gli scherzi era superdotato fisicamente e con già buone skill.

Avevi già quindi progettato per lui un futuro in mischia viste le grandi doti fisiche. In che ruolo lo hai iniziato a provare?
Beh di suo è una seconda linea perfetta per il fisico che ha. E per molte stagioni ha giocato lì. Però col passare del tempo è diventato sempre più tecnico e completo. A stazza, peso e forza si sono aggiunte ottime doti tecniche in passaggi, placcaggi e ricezione. A quel punto ho deciso di spostarlo a numero 8 dove incide molto di più. Anche perchè, come ti dicevo prima, la dinamo è stata costruta sull'avere l'asse 2-8-9-10 di altissimo livello.

Quindi il fisico gliel'ha dato la natura e il tuo allenamento gli ha dato la tecnica necessaria per arrivare ad altissimo livello
Fisicamente era già 108 Kg, tramite il dietologo gliene ho dati solo 15. Tecnicamente era buono, ma nulla sopra il 5.

Non hai mai pensato che allenare solo ed esclusivamente Manissi ti precludesse altre possibilità?
Mah, l'allenamento è cambiato nelgi anni. Agli inizi con due soli slot era effettivamente limitante. Infatti aveva anche un gemellino che se gli slot fossero stati di più avrebbe fatto una carriera diversa. Purtroppo non era così e la carriera del gemellino morì lì. Poi ho allenato altra gente e Manissi non ha più preso il doppio allenamento. E' venuto su Maralago ed ora Pisani.
Ho seguito questa strada perchè fondamentalmente credo che giocatori medi si trovino facilmente, sono i fenomeni che ti devi costruire in casa. Poi fin dall'inizio speravo nel sogno nazionale...

Quando hai capito che nella tua squadra stava crescendo uno dei giocatori più forti del mondo?
Del mondo solo quando sono iniziate a uscire tutte le classifiche nei vari forum. D'Italia abbastanza presto, perchè la comunità ha subito iniziato a chimarlo "BigShow" e mi resi conto che non ce n'erano tanti così. Ero consapevole che partendo dall'inizio del gioco dipendeva solo da me: se lo allenavo bene non l'avrebbero mai raggiunto.

Le nazionali che non arrivavano mai, l'età del campioncino che cresceva inesorabilmente, hai mai avuto paura che il sogno nazionale non fosse possibile realizzarlo?
Assolutamente si, anche perchè Chris ha avuto dei momenti in cui sembrava non facesse più nulla. E mi vedevo la beffa di nazionali aperte quando ormai Manissi aveva 35 anni.

Breve sosta per rifornirsi nuovamente degli integratori che non si capisce come sono magicamente evaporati ed hanno lasciato i boccali vuoti.
Boccali di nuovo colmi e si ricomincia.

Il grande giorno, per coronare il sogno nazionale, fortunatamente è arrivato ed il campione è stato subito chiamato, cosa hai provato nel vedere la coroncina d'alloro vicino al suo nome?
Beh è stato il coronamento di un percorso lunghissimo. Ma soddisfazione ancora più grande è stata sentire che Rui lo nominava capitano.
Non solo era in nazionale, ma in mezzo a tantissimi campioni e "rivali" di una vita come Cremaschi e Delisi, lui è quello che più di tutti rappresenta l'Italia di Rugbymania.

E' il primo vero campione azzurro e penso lo riconosca tutta la comunità italiana
Questa è una bellissima soddisfazione. Personalmente poi, visto che faccio poco mercato, è bello veder crescere i "miei" giocatori. Gente che gioca con me da 10 stagioni, cresciuta a poco a poco. Manissi non è l'unico della squadra di partenza che ancora gioca in Top10.

Nelle prime due partite il campione si è un pò alienato dal gioco e già erano partiti i primi processi, hai mai pensato che forse in nazionale c'erano degli altri fenomeni che avrebbero potuto oscurarlo?
Mah come seconda linea non vedo chi possa batterlo al momento. Credo che sia molto un discorso di ruolo. Ci sono ruoli in cui si gioca molto la palla, ruoli più protagonisti. Nel bene e nel male: l'8 per la mischia o l'apertura per i 3/4. Altri più oscuri, ma sempre fondamentali. Lui non ha sbagliato una palla di quelle toccate. Ma se ne arrivano poche dipende da tente cose. Di sicuro comunque si sentirà parlare sempre più di un altro campionissimo come Delisi, ma è anche giusto così.

A chi criticava hai sempre fatto notare i 123.75 Kg e i 204 cm, che danno un bel contributo nel top five
Beh il possesso è una cosa che non esce dalle statistiche. I placcaggi, gli attacchi, i passaggi e le ricezioni vengono assegnate singolarmente ad ogni giocatore. Il contributo dei giocatori nell'ottenere una certa percentuale di possesso no. E le seconde in quel senso sono determinanti.

Nell'ultima apparizione con la nazionale, "BigShow" è stato praticamente perfetto ed ha dato lui il via all'azione della rimonta, cosa vuoi dire a chi lo criticava?
Lui non risponderebbe a parole a queste critiche. Lui prederebbe la palla, guarderebbe l'avversario negli occhi e si butterebbe nella mischia senza paura. Poi con la palla oltre la linea riguarderebbe l'avversario con un mezzo sorriso. Allo stesso avversario offrirebbe poi una bella guinness fresca dopo la partita. E così farei io con i giornalisti.

Complimenti per lo spirito rugbystico
Questo spirito è, per me, una delle cose più belle del rugby :

Un'ultima domanda e poi ti lascio al tuo lavoro, hai in cantiere un altro campioncino per il futuro azzurro?
Beh conto molto su Pisani, che è il futuro per la Dinamo: 23 anni, 201x123,75 chili, quasi al massimo in forza, ma già discreto anche nelle skill tecniche... vi ricorda qualcuno?

Speriamo in una nazionale sempre più competitiva con tanti manager che come te puntino sui giovani da crescere. Un ultimo consiglio per i player iscritti da poco.
Spero anch'io in una nazionale sempre più forte che ci dia tante soddisfazioni.
Voglio sperare che tutti i player italiani cerchino azzurrini nelle giovanili. Perchè il rischio è che anche i manager italiani cerchino stranieri in maniera che abbiano più possibilità di arrivare in nazionale. Indebolendo il movimento italiano...
Quindi per prima cosa consiglio a tutti i miei connazionali di pescare ed allenare giocatori azzurri.
Poi per i player più giovani l'unico consiglio che posso dare è quello di giocare e divertirsi con serenità: vedo tanta gente che nei manageriali impazzisce se non riesce a salire velocemente e via dicendo. Mentre alla fine il gioco è sempre uguale e non è che sopra ci si diverta di più. Quindi di avere calma e far crescere i giocatori a poco a poco avendo una strategia a lungo termine, che migliori la squadra passo dopo passo.
Velocemente si sale solo con il trading, ma probabilmente ci si stufa poi anche prima.

Bene, grazie mille per il tempo che mi hai dedicato per questa intervista.
Capirai, grazie a te e tieni alto il blog che queste sono le cose che trasformano un gioco in una qualcosa di sociale.
Prima di chiudere però vorrei aggiungere un saluto a Mecir. Mi spiace tantissimo che lui non stia vivendo con noi quest'era della nazionale italiana. Se lo sarebbe meritato. E' stato uno degli avversari più forti e leali che abbia conosciuto e abbiamo condiviso sempre lo stesso spirito del gioco e del rugby, che chiamavamo "pane e salame".


Ti ringrazio nuovamente e mi associo anche io ai saluti al grandissimo Mecir, con la speranza di riuscirlo a contattare per sapere come sta e per provare a farmi rilasciare qualche dichiarazione da un grande ex.
Grazie a te, alla prossima. Ciao

2 commenti:

  1. una bellissima intervista!

    vado a prendermi un integratore anch'io ora

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  2. A Pisa si trova facilmente l'ichnusa se non l'hai assaggiata, ti consiglio di farlo!

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